Cavedago e la guerra contro i campeggiatori: una misura necessaria?
In un mondo sempre più attento alle questioni ambientali e alla qualità della vita nei piccoli comuni, la notizia che arriva da Cavedago, un tranquillo paese situato sull’altopiano della Paganella, colpisce per la sua drasticità ma solleva anche questioni importanti sul convivere civile e il turismo sostenibile.
Il sindaco Corrado Viola ha infatti emesso un’ordinanza che vieta permanentemente la sosta e lo stazionamento di camper e campeggiatori in tutto il territorio comunale, inclusi strade, piazze, parcheggi e parchi. Una decisione radicale, presa in risposta agli episodi di inciviltà quali campeggi abusivi, abbandono di rifiuti e mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie, che hanno segnato gli ultimi mesi nella vita del paese.
La decisione: tra salute pubblica e decoro urbano
L’ordinanza, firmata il 2 febbraio, si applica a chiunque faccia uso di tende, sacchi a pelo, caravan, autocaravan, carovane e veicoli attrezzati per l’uso abitativo con scopo di campeggio. L’obiettivo è chiaro: preservare la salute pubblica, la sicurezza dei cittadini e dei campeggiatori stessi, e mantenere l’ordine e il decoro urbano. La misura, seppur severa, risponde alla necessità di far fronte a un fenomeno che ha visto un ripetersi di comportamenti inaccettabili, aggravando la percezione del degrado ambientale. Violare i divieti comporta multe tra i 150 e i 450 euro, un deterrente che si spera possa contribuire a un cambiamento positivo.
Riflessioni sul turismo e l’ambiente
Questa decisione apre un dibattito più ampio su come i piccoli comuni possano gestire il turismo e l’afflusso di visitatori in modo sostenibile. Da un lato, l’accoglienza di turisti e campeggiatori rappresenta una fonte importante di reddito e di vivacità culturale; dall’altro, è fondamentale che questa non vada a discapito della qualità della vita dei residenti e della tutela dell’ambiente. Cavedago, con questa misura, si pone all’avanguardia in una riflessione che riguarda molti altri contesti simili, sfidati dallo stesso dilemma.
Verso un turismo responsabile
La decisione del comune di Cavedago potrebbe essere vista come un invito a riflettere sul nostro modo di vivere il turismo e le vacanze. In un’epoca in cui il concetto di turismo sostenibile e responsabile guadagna sempre più terreno, comportamenti come quelli sanzionati dall’ordinanza sindacale vanno controcorrente rispetto a un trend globale che cerca di armonizzare le esigenze dei viaggiatori con quelle delle comunità locali e dell’ambiente.